le gite di quest'anno
Per ragioni organizzative, le gite di quest'anno non sono state ancora pianificate.
Ogni anno, in prossimità dell'inizio della primavera, cominciano le nostre uscite naturalistiche e poco prima, realizziamo un programma completo per l'anno in corso.
Vi invitiamo, a tenervi sempre in contatto con questo sito per essere aggiornati su eventuali iniziative.
Nel frattempo, Vi invitiamo a voler visitare le gite da noi fatte finora e consultare le relative gallerie fotografiche.
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Quando sono indicate 2 date si intende che la gita ha durata di 2 o più giorni



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26/09/2010
PERCORSO DELLA MEMORIA
Longarone
 
DESCRIZIONE
La marcia ci consentirà di entrare nelle gallerie dell'Enel, normalmente chiuse, di vedere la diga da vicino come non mai, di osservare il torrente Vajont da un punto di vista raro. Ci darà anche modo di osservare un'opera imponente, che nel suo oggi tragico simbolismo dimostra comunque grande ingegno costruttivo ed impegno di realizzazione. Una diga che a suo tempo è stata un record, prima ancora che un simbolo di tragedia e rabbia. Saliamo su sterrata su un fianco della valle del Vajont, quasi su una sorta di strada in cengia. A breve iniziamo a percorrere le gallerie Enel normalmente chiuse. A mano a mano che procediamo le pareti della valle si fanno più strette e verticali.
Sul lato opposto i segni delle gallerie della vecchia strada che portava ad Erto, la strada che percorreremo tra qualche decina di minuti. Due imponenti scarichi d'acqua fanno da cornice alla diga ed al grande tubo orizzontale che attraversa la valle di fronte alla diga. E' una vista mozzafiato, fatta di grandi strutture artificiali incastonate in una valle stretta, angusta e poco accogliente. Un'ultima galleria e siamo a ponte tubo, il ponte che attraversa la valle di fronte alla diga, sotto al grande tubo sospeso. All'ingresso di ponte tubo un cartellone informativo descrive l'intero sistema di gallerie e condotte che corredano la diga. L'attraversamento di ponte tubo e' un momento magico. Siamo di fronte alla diga, sospesi nel vuoto ed infinitamente piccoli rispetto alla muraglia che ci si para davanti.
Passato il ponte, sul lato opposto della stretta valle, il percorso è per qualche centinaio di metri totalmente in galleria. La sensazione è strana, la luce scarseggia. Un soggetto claustrofobico non avrebbe vita facile nel percorrere questo tratto! Terminate le gallerie siamo alla luce del sole, su strada asfaltata. Saliamo ora per bosco, su di un ripido sentiero, la dura salita ci porta sull'odierna strada che sale alla diga. Ancora gallerie, questa volta aperte al traffico. Poi saliamo sul bordo superiore della diga e l'attraversiamo. Dopo l'attraversamento della diga, saliamo per sentiero su quella che è la grande frana. A breve siamo sulla parte più alta di quest'ultima, di fronte alla lunga parete da dove la frana stessa si e' staccata. Il ripido tracciato sale per bosco e prato fino al piccolo abitato di Casso. Attraversiamo Casso ed iniziamo a scendere. Da qui si può ammirare molto bene la diga dall'alto. Il sentiero scende a Codissago, passando presso la chiesetta di Sant'Antonio.
Da Codissago, passiamo su Ponte Malcom e da qui ci avviciniamo alla conclusione della camminata, prima della Fiera. La marcia e' conclusa, e con essa la nostra esplorazione.

 
Immagini a commento








 
SCHEDA INFORMATIVA
PRENOTAZIONE Per motivi organizzativi e prevista la prenotazione entro il 10 settem
partenza Ore 7.00 parcheggio Centro Commerciale Bennet ( Pieve di Soligo)
mezzo Auto proprie
equipaggiamento Da escursionismo normale
difficoltà E escursionistico
dislivello salita m. 600
dislivello discesa m. 600
 
PROMOTORI telefono
Danilo De Conto 0438 980552 - 347 5127576
 
 
 
Immagini riprese dai partecipanti








 
 
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