Per ragioni organizzative, le gite di quest'anno non sono state ancora pianificate.
Ogni anno, in prossimità dell'inizio della primavera, cominciano le nostre uscite naturalistiche e poco prima, realizziamo un programma completo per l'anno in corso.
Vi invitiamo, a tenervi sempre in contatto con questo sito per essere aggiornati su eventuali iniziative.
Nel frattempo, Vi invitiamo a voler visitare le gite da noi fatte finora e consultare le relative gallerie fotografiche.
Quando sono indicate 2 date si intende che la gita ha durata di 2 o più giorni
17/07/2016
ANELLO DELLA CRODA DA LAGO
Dolomiti Ampezzane
DESCRIZIONE
Le Dolomiti offrono agli amanti del trekking e della montagna una eccezionale varietà di percorsi, dalle semplici passeggiate di fondovalle alle grandi attraversate in quota. Il giro della Croda da Lago, il percorso qui proposto, é certamente da annoverare tra i più remunerativi dal punto di vista geologico e paesaggistico; inizia infatti in una magnifica abetaia, risale la lunare Val de Formin, costeggia le splendide praterie d’alta quota di Mondeval, ci porta poi sulle sponde del bellissimo Lago di Fedéra e infine, addentrandosi nuovamente nel bosco, ci riporta alle nostre auto. Dal ponte di Rucurto (m. 1700 c.) ha inizio il percorso (segnavia 437), con indicazioni per il Rifugio Palmieri alla Croda da Lago e la Val di Formin. Appena sotto la strada un ponticello consente di attraversare il Rio Costeana, quindi si prosegue per il sentiero che, dapprima pianeggiante, risale poi il bosco fino a superare un gradone; un altro ponticello ci permette quindi di superare il Ru Formin. Poco oltre si giunge a un bivio (m. 1880), nei pressi del Cason de Formin: il nostro itinerario svolta decisamente a destra (sud – segnavia 435). Sulla sinistra invece il sentiero numero 434 conduce al Rifugio Palmieri, meglio conosciuto col nome di Rifugio Croda da Lago. In breve si giunge al limitare della vegetazione e si risale interamente la rocciosa Val de Formin, fina alla Forcella Rossa del Formin (m. 2462). Lungo il percorso lo sguardo può ammirare le magnifiche guglie che caratterizzano la Croda da Lago e, con un po’ di fortuna, non è difficile scorgere i camosci che corrono agilmente sulle pietraie. Ora il sentiero scende; lo sguardo spazia sulle verdi praterie alpine di Mondeval e sull’imponente mole del Monte Pelmo. Al termine della discesa, dopo un tratto pianeggiante, una breve salita ci permette di raggiungere Forcella Ambrizola (m. 2277), situata tra la Croda da Lago e il Becco di Mezzodì. Da qui si può scorgere, in basso, il Lago di Federa (o Lago da Lago) e il rifugio; magnifica la vista sulla valle di Cortina e alcune delle cime che la contornano. Percorriamo l’evidente stradina (segnavia 434) che porta al rifugio dove, al termine di una rilassante sosta, costeggiando dapprima la sponda orientale del lago e inoltrandoci poi nel bosco, sempre con il segnavia 434, ritorneremo al parcheggio di partenza forse un po’ stanchi, ma sicuramente appagati dal percorso effettuato. Una splendida escursione sulle Dolomiti!
Cartografia: carta TABACCO 03
Immagini a commento
Cason Formin
a Mondeval
Lago Federa e Rifugio Palmieri alla Croda da Lago
l'uomo di Mondeval
SCHEDA INFORMATIVA
partenza
ore 6,00 parcheggio Centro Commerciale Bennet - Pieve di Soligo
mezzo
auto proprie
equipaggiamento
da escursionismo normale
difficoltà
E – escursionisti
dislivello salita
m. 900 c.
dislivello discesa
idem
PROMOTORI
telefono
Giusy
389 8055146
APPROFONDIMENTI
L’importanza di Mondeval è legata a un sito archeologico preistorico. Si tratta di una scoperta eccezionale: è la sepoltura di un cacciatore di epoca mesolitica, perfettamente conservato col suo corredo funerario. Il ritrovamento dei resti del cacciatore preistorico costituisce per diversi motivi una scoperta importantissima, essendo, ad oggi, l’unica sepoltura mesolitica situata ad alta quota (2.150 m circa). Inoltre, è da ricordare la straordinaria conservazione del corredo funerario collocato attorno allo scheletro, con reperti organici (in particolare resti di pasto e resine con propoli) che hanno ampliato notevolmente le conoscenze paleontologiche.