Per ragioni organizzative, le gite di quest'anno non sono state ancora pianificate.
Ogni anno, in prossimità dell'inizio della primavera, cominciano le nostre uscite naturalistiche e poco prima, realizziamo un programma completo per l'anno in corso.
Vi invitiamo, a tenervi sempre in contatto con questo sito per essere aggiornati su eventuali iniziative.
Nel frattempo, Vi invitiamo a voler visitare le gite da noi fatte finora e consultare le relative gallerie fotografiche.
Quando sono indicate 2 date si intende che la gita ha durata di 2 o più giorni
16/06/2013
SASSO BIANCO (m.2407)
Marmolada – Catena dell’Auta
DESCRIZIONE
Passato il centro di Alleghe, seguendo la Statale 203 Agordina e percorsi un paio di chilometri si prende a sinistra il ponte sul Cordevole e si giunge a Santa Maria delle Grazie. Dopo un breve tragitto a sud, sempre sulla strada percorribile in auto, si devia a NO e si sale al caratteristico villaggio di Caracòi Agoin da dove si prosegue per strada asfaltata e stretta a Caracòi Cimài (m.1364). Parcheggiate le auto, si prende a S un sentiero non numerato e si sale verso la prativa Costorna dove un tempo i prati erano coltivati a sfalcio e il fieno era riposto nei fienili e portato a valle in inverno con le slitte. Il sentiero che continua comodo va a SO a sorpassare il colletto della Dornèra sulla sinistra e a dirigersi poi verso il dosso prativo del Col Torònt rivestito da alcuni gruppetti di larici. Superate le pendici del colle, il sentiero si immette nell’ampia radura disseminata di pittoresche baite, i Tabià Giardògn (m.1857), ultimo spazio aperto prima dello strappo finale al Sasso Bianco che appare alto sulla destra (ovest). Continuando verso S si entra in un valloncello e se ne risale l’opposto versante fino a toccare una sella panoramica (m.1955) che separa il modesto Monte Forca a E dal Sasso Nero a O. Dalla sella si devia a destra (NO) per la larga cresta erbosa per seguire poi il lato E del cocuzzolo vulcanico del Sasso Nero fino ad un’ampia depressione fra quest’ultimo e l’anticima est del Sasso Bianco. Per terreno facile si sale a delle roccette e ad un avvallamento, superato il quale si è sulla cima del Sasso Bianco (m.2407), forse la più panoramica elevazione dell’ Agordino, con le Tofane a N, la Marmolada con i suoi lastroni meridionali a O e, a destra, il gruppo del Sella con la conoide del Piz Boè. Per la discesa si ritorna sui propri passi alla sella quotata m. 1955, da dove girando a destra (O poi SO) si raggiungono prima i Tabià de Ciàmp e quindi il Rifugio Sasso Bianco (m.1840) con vista sulla mitica parete nord della Civetta. Dal rifugio si segue ad E il sentiero 683 che passa subito a S del Monte Forca attraverso i Tabiài Larìz (m.1951)e ora si scende per la costola E del Monte Piz fin quasi sull’orlo della grande frana che nel 1771 formò il Lago di Alleghe. A quota 1749 m circa, il sentiero fa una brusca deviazione a sinistra (NO), divallando a toccare la Casèra Bur (m. 1632) e quindi arrivando all’antico villaggio di Bramèzza (m. 1452), dove si entra nella strada che viene da Santa Maria delle Grazie e da qui, a NE, oltre il Col de le Mandre seguendo la carrozzabile. Alla grande curva (m. 1375) si continua a O sul segnavia 19 che ci porta alla bella cascata del Ru dei Molìn (m. 1304), quindi al Crocifisso e al villaggio di Caracòi Agòin (m. 1250).
L’itinerario può essere seguito sulla cartina TABACCO foglio 015
SCHEDA INFORMATIVA
partenza
Ore 6,30 parcheggio Centro Commerciale Bennet (Pieve di Soligo)
mezzo
Auto proprie
equipaggiamento
da escursionismo d'alta quota
difficoltà
EE - escursionisti esperti
dislivello salita
m. 1160 (m.760 se si esclude la cima che è facoltativa)